Manca poco, anzi pochissimo e il campionato decreterà i suoi verdetti, lascerà cadere ogni speranza a chi ne ha ancora e trasporterà chi è già sicura del suo destino nel limbo degli appesi.
Il Taranto di Dionigi si proietta verso la terzultima gara ufficiale del torneo prima dei play off. Il tecnico emiliano commenta la situazione che vive la squadra. “Più di prima siamo in piena emergenza numerica, ma sono fiducioso di questo gruppo perchè stiamo ottenendo dei risultati superiori alle aspettative”. L'attenzione è rivolta nei confronti del Siracusa, prossimo avversario. “Non hanno più niente da domandare a questo torneo, hanno raggiunto una tranquilla salvezza e se dovessero perdere, non avrebbero nulla da recriminare. Hanno un bravo allenatore, che ha saputo gestire una squadra partita male, studia per bene gli avversari e dispone perfettamente gli undici in campo. Dovremo stare attenti a non avere fretta e arrivare al gol senza eccessivo nervosismo”.
La formazione da porre in campo agli aretusei sembra quella annunciata. “Per motivi di organico e condizione fisica scenderanno in campo gli stessi elementi visti contro la Juve Stabia con le varianti Cutrupi e Colombini in luogo dell'infortunato Sosa e lo squalificato Prosperi. Per il resto, resteranno fuori Di Deo e Giorgino perchè hanno pochi allenamenti sulle gambe e non vorrei rischiarli in un momento delicato della stagione. Un ringraziamento particolare va ai giocatori che hanno pochi minuti sul campo: hanno dimostrato grande senso del dovere, applicazione e seguono alla lettera i miei richiami; non vedo da parte di nessuno quell'atteggiamento di spavalderia, di voglia di emergere rispetto ad un altro compagno: è questo il segreto di questa squadra. Di recente, ho visto una grande compattezza, quella personalità e aggressività che in passato sono venute a mancare”.
Intanto, i play off attendono il beneplacito della matematica. “C'è molta fibrillazione – ammette il tecnico -, ma denoto un'atmosfera distesa differente da quella che si respirava un paio di mesi fa. Come si dice nel calcio: fino a quando non firmi il contratto non puoi dire di far parte di una squadra. Noi attendiamo la certezza e il nostro pensiero è rivolto solo a quello. I play off sono una lotteria e non sempre vince la squadra più forte. Anche se abbiamo battuto le prime della classifica, il Taranto parte svantaggiato in quanto presenta una rosa giovane e inesperta a livello di curriculum rispetto alle contendenti”.
Questi miglioramenti sono stati ostentati soprattutto nella gara contro le 'Vespe' di Braglia. “Abbiamo vinto la partita nei primi quindici minuti, quando abbiamo cominciato a colpire duro facendo capire ai padroni di casa che eravamo lì per vincere. Paradossalmente, siamo stati più con il Lanciano che contro i campani: nella prima gara abbiamo avuto minimo otto occasioni per arrivare al gol, ma non siamo riusciti a concretizzarne neanche una, mentre nell'altra su tre tiri siamo andati in rete tre volte. Questo dimostra che non tutti gli incontri sono uguali e che non si può pensare di vincere sempre”.
Importante sarà il sostegno del pubblico: “Come dico sempre i tifosi potranno darci quella forza trainante in più che potrebbe essere quel fattore che ci spingerebbe verso la vittoria”.
Vito Galasso