TARANTO FC. POSSIAMO VINCERE IL CAMPIONATO, PAROLA DI CLEMENTE

Ha militato soprattutto in serie C, bomberprolifico e grande giocatore: il Taranto lo ha scelto come punta centrale della nuova squadra costruita per vincere in D e dovrebbe fare la differenza. Il gruppo è quasi completo, ora tocca a loro, ai giocatori che devono riuscire in una missione difficile, ma ancora una volta intrigante e piena di aspettative dei tifosi rossoblù. 
Giampiero Clemente, ultimissime ore di ritiro: un resoconto.
«È andato tutto bene, abbiamo lavorato con molto impegno sotto il profilo fisico e tattico e tutto ha avuto un percorso normale: io mi attendevo dei compagni carichi e preparati, sono tutti dei bravi ragazzi e degli ottimi amici, sono contento. Anche mister Maiuri è un tecnico che ha le idee ben chiare e giorno dopo giorno ci ha fatto comprendere che significa stare nella squadra del Taranto: si è lavorato tanto e con grande volontà, è nato un gruppo bellissimo a Camigliatello».
Si trova bene col 4-4-2 del tecnico?
«Sì, ma non è certo l'unico modulo che attueremo durante la stagione ed il mister ha più di una soluzione che noi abbiamo cercato di incamerare, diverse tra loro. A prescindere da quello che si usa, ci ha messo tutti nella condizione di far bene. Quello del nostro allenatore è un calcio aggressivo, vuole tanto da noi, ma siamo noi poi a dover trasferire sul campo ciò che apprendiamo».
Pochi giorni fa i gironi: com'è quello del Taranto?
«Davvero molto tosto: ci sono diverse formazioni che sono create per vincere, ma sarà prima chi alla fine avrà sbagliato di meno e poi si parte tutti da zero. Credo che sia stato possibile formare un bel gruppo, ma i risultati si ottengono quando società, tifosi e squadra riescono ad andare bene e d'accordo, comunque speriamo che al termine del campionato siamo stati noi i più bravi».
Anni fa Clemente stava per giungere a Taranto, questa volta ci è riuscito veramente. 
«Sì, tre anni fa ero sul punto di accasarmi a Taranto, poi tutto fallì a causa di alcuni stupidi motivi: ora il club rossoblù è in serie D, ma non ha importanza la categoria, si può stare anche in serie B o C, l’importante è dare il massimo perché è il massimo che pretendono i nostri tifosi. Sono felicissimo di stare nel Taranto ed è stata secondo me la scelta migliore».
Che le sembra il reparto di attacco?
«Secondo me il Taranto ha un ottimo parco attaccanti ed in più c’è in prova il croato Curic: non so quali saranno le decisioni della dirigenza riguardo un suo tesseramento, però a me è sembrato un bravo giocatore, negli allenamenti si è impegnato sempre tantissimo, ma nel gruppo è fondamentale l'amicizia e la voglia di fare e se il gruppo è forte è meglio per noi, che dovremmo fare tutto il possibile per imporci in campo e farci valere».
E l’intesa com’è?
«Ottima. Tra noi attaccanti c’è già una certa coesione in campo, ma ovviamente dobbiamo migliorare ancora, perché durante il campionato saremo noi soprattutto a dover pensare a segnare. Ognuno dovrà dare il meglio di sé, solo così, con un certo antagonismo tra noi si potrà cogliere sempre il massimo, sperando di non restare con le polveri bagnate».
Presto sarà a Taranto a sentire il clima di una città in cui il calcio è sempre seguito.
«Non vedo l’ora di arrivare in una piazza importante come Taranto: ci vuole attenzione e responsabilità verso i suoi tifosi, ma io spero di ripagare con tutto il cuore, disputando una grande stagione».

FONTE: QUOTIDIANO DI PUGLIA