TARANTO (2 novembre) - Il Taranto, anzi la sua retroguardia, può lasciarsi alle spalle l’incubo di 180’ giocati senza il primo portiere e, domenica a Nocera, senza trequarti della riga titolare. Tra i rientri spicca soprattutto quello del capitano, Vincenzo Migliaccio.
«A me il Taranto è piaciuto tantissimo fino al gol. Abbiamo messo in difficoltà l’avversario, facendo tutto quello che avevamo preparato durante la settimana. Siamo arrivati tre volte pericolosamente sul fondo, abbiamo tenuto alto il ritmo e reso inoffensiva una delle migliori squadre del girone. Incassata la rete di Castaldo, ci siamo smarriti e non abbiamo avuto la forza di reagire».
Reazioni mancate. «Ne abbiamo parlato e abbiamo cercato di darci delle risposte, anche perché in questa stagione abbiamo sempre reagito. Bisogna tuttavia considerare che domenica di fronte avevamo una compagine forte, che ha saputo proteggere il risultato».
Fuori casa. «Stupisce il fatto che in casa pur non giocando benissimo vinciamo quasi sempre e che fuori, paradossalmente rispetto ai risultati ottenuti, abbiamo nella maggior parte dei casi espresso un buon gioco. Forse non siamo stati freddi e cinici nello sfruttare le occasioni create e sta solo a noi migliorare questo tipo di situazioni. Se avessimo difficoltà di manovra non arriveremmo nemmeno dentro l’area avversaria».
«A me il Taranto è piaciuto tantissimo fino al gol. Abbiamo messo in difficoltà l’avversario, facendo tutto quello che avevamo preparato durante la settimana. Siamo arrivati tre volte pericolosamente sul fondo, abbiamo tenuto alto il ritmo e reso inoffensiva una delle migliori squadre del girone. Incassata la rete di Castaldo, ci siamo smarriti e non abbiamo avuto la forza di reagire».
Reazioni mancate. «Ne abbiamo parlato e abbiamo cercato di darci delle risposte, anche perché in questa stagione abbiamo sempre reagito. Bisogna tuttavia considerare che domenica di fronte avevamo una compagine forte, che ha saputo proteggere il risultato».
Fuori casa. «Stupisce il fatto che in casa pur non giocando benissimo vinciamo quasi sempre e che fuori, paradossalmente rispetto ai risultati ottenuti, abbiamo nella maggior parte dei casi espresso un buon gioco. Forse non siamo stati freddi e cinici nello sfruttare le occasioni create e sta solo a noi migliorare questo tipo di situazioni. Se avessimo difficoltà di manovra non arriveremmo nemmeno dentro l’area avversaria».