24-09-2010 16:53
In vista del posticipo di lunedì con la Cavese gli ionici si allenano la seraProsegue la preparazione del
Taranto in vista dell’incontro con la Cavese. La partita è in programma lunedì prossimo alle ore 20,30, per esigenze televisive: infatti, è prevista la diretta tv su Raisport Sat. Il tecnico deella compagine tarantina, Giuseppe Brucato, può contare sulla disponibilità di tutta la rosa ad eccezione di Fabio Prosperi che prosegue nel suo lavoro di rieducazione in quel di Civitanova Marche, e di Guido Di Deo, reduce da un trauma cranico che lo terrà lontano dai campi da gioco per almeno tre settimane.
Purtroppo, per far fronte a questa necessità di dover giocare in nottura, la società ionica, su indicazioni dello staff tecnico, ha modificato i piani di lavoro settimanali, costringendo la squadra ad allenarsi di sera per abituare i giocatori ai riflettore dello “
Iacovone”.
Tant’è che anche il consuetto test di metà settimana è stato spostato a stasera alle ore 20,30 quando la squadra maggiore sosterrà una partitella in famiglia contro la rappresentativa Berretti.
In questi giorni di allenamenti sembra che il tecnico abbi in mente di confermare per lunedì sera contra la Cavese, lo stesso modulo di gioco messo in atto in queste ultime giornate di campionato, vale a dire il
4-4-2. In tale ottica gli unici dubbi sarebbero in mediana dove a sostituire l’infortunato Di Deo sarebbe favorito Pensalfini e nel duo d’attacco dove il deludente Ferraro dovrebbe cedere il posto al francesino Rantier. Qualcosa di più se ne potrà sapere dalla partitella di stasera, anche se poi Brucato di solito fa pretattica ed il giorno della partita fa il contrario di quanto lasciato immagiunare negli allenamenti settimanali.
Intanto il presidente del club ionico, Enzo D’Addario, ha confermato che a partire dalla prossima gara casalinga contro la Cavese né lui né il suo staff dirigenziale assisteranno alle partite del Taranto dagli spalti della tribuna dello stadio “Iacovone”.
Ciò in segno di protesta nei confronti delle istituzioni locali ed agli organismi competenti che nulla hanno fatto per arginare una antipatica situazione (minacce verbali dagli addetti ai punti di ristoro all’interno dello “Iacovone”) di cui sono vittime lo stesso
D’Addario ed i suoi più stretti collaboratori.